martedì 28 dicembre 2010

IL VALORE DELLA ORGANIZZAZIONE IN QUANTO "ISTITUZIONE"

Un aspetto che spesso vedo trascurato quando si affrontano questioni legate al RUOLO dell'educatore è quello relativo all'organizzazione...Penso che non sia affatto un elemento di secondaria importanza. L'istituzione per la quale lavoriamo ci costringe a fare i conti con stili di lavoro, valori di riferimento, principi etici, organizzazione che molto possono differire gli uni dagli altri. Tutto questo influenzerà, plasmerà, formerà il nostro modo di agire, di fare, di essere educatore... Potremmo essere lasciati "soli" nell'affrontare le problematiche e le complessità dei "casi" che ci vengono assegnati, potremmo dover operare avendo poche informazioni a disposizione, potremmo avere  un mandato poco chiaro e troppe informazioni da dover gestire senza avere strumenti per saper discriminare, potremmo essere supportati e tutelati attraverso un accompagnamento costante e una condivisione fatta per gradi e per responsabilità...e via dicendo.
Scegliamo bene, dunque, l'organizzazione che ci sembra maggiormente rispondente a quel che siamo, e che vorremmo essere come persone e a ciò in cui crediamo, quella che ci sta meglio (proprio come un vestito)  e che ci permette di essere a nostro agio nel nostro impegno  quotidiano.

venerdì 24 dicembre 2010

I PROGETTI DI TEMPO LIBERO sottotitolo: TEMPO LIBERO DA "NOI"

Cosa significa effettuare un progetto di Tempo Libero per una persona adulta con disabilità che necessita dell'accompagnamento e supporto dell'operatore?
Abbiamo iniziato diversi anni fa a sviluppare dei progetti (per i primi due anni con parziale finanziamento regionale) che prevedessero l'avvio di attività da realizzarsi nel territorio a forte integrazione ed abbiamo ipotizzato di favorire un processo che ci vedesse (ci = noi operatori) sempre meno implicati nell'affiancamento/accompagnamento e contemporaneamente che coinvolgesse diversi volontari e persone aderenti a associazioni sportive e di volontariato.
Abbiamo attivato delle collaborazioni cercando di connotare le attività in base alle attitudini delle persone da inserire,  ai loro bisogni e alle risorse presenti nella nostra rete di riferimento.
Ad oggi sono avviati i seguenti Corsi a cui ciascun cittadino può iscriversi e partecipare...
CORSO DI YOGA, CORSO DI CUCINA, CORSO DI ATLETICA E NUOTO, LIBERO CULT , PASSEGGIATE OUTDOOR
Collaboriamo con le Associazioni Banca del Tempo, Equilibero, T'Essere, Step e la partecipazione di diversi volontari permettono di limitare la nostra presenza e di sperimentare situazioni di reale integrazione "possibile e sostenibile" per la persona con disabilità.
Circa 20 persone con disabilità partecipano con soddisfazione al corso che maggiormente risponde alle sue esigenze, abilità, passioni.
Progetto "Outdoor" escursione - Colli Euganei 2010
Gli operatori della Cooperativa raccolgono i dati di osservazione   delle varie esperienze per essere valutati in sede di progettazione personale di ogni persona disabile coinvolta.

giovedì 2 dicembre 2010

LE COOPERATIVE SOCIALI: QUESTE SCONOSCIUTE? (due)

Quali sono gli elementi che danno VALORE alla cooperativa sociale? Cosa offre alla comunità come valore aggiunto, come qualità irrinunciabile per una società civile?

La cooperativa sociale non ha scopo di lucro: ciò significa che eventuali avanzi di gestione non vanno distribuiti tra i soci ma vanno destinati al miglioramento dei servizi, della qualità di vita, del benessere delle persone accolte nelle strutture.
Quanto è prodotto ritorna alla collettività sotto forma di altri servizi, altre opportunità, nuovi progetti, altri strumenti.
La comunità, la collettività beneficia, grazie alla cooperativa sociale, anche di una dimensione immateriale, data dal fatto che si instaura una circolarità virtuosa in cui a crescere sono anche le relazioni tra soci, utenti, famiglie, operatori e le persone esterne, favorendo il rafforzamento di legami sociali e affettivi. 

La cooperativa sociale svolge un'altra importante funzione in virtù del suo ruolo istituzionale.
E' per vocazione e mission nella condizione di interpretare i bisogni di un territorio, di coinvolgere i portatori di interesse, di condividere nella sostanza e non solo nella forma possibili percorsi di empowerment.
Già la base sociale è composta da portatori di interesse diversi, anche opposti (i bisogni di un operatore, di un socio lavoratore sono molto distanti dai bisogni di un familiare della persona con disabilità..) i quali possono stare insieme se si condividono valori di fondo, principi, teorie, se si collabora nella definizione di obiettivi comuni e se tale processo ha alla base il rispetto e la valorizzazione  rigorosi dei ruoli assunti.

venerdì 26 novembre 2010

LE COOPERATIVE SOCIALI: QUESTE SCONOSCIUTE? (uno)

Presupponendo che spesso si senta parlare del mondo della cooperazione e di cooperative sociali avendone una conoscenza superficiale... ecco qualche informazione di carattere generale.

La Cooperativa Sociale è una società, un'impresa privata, senza scopo di lucro che per Statuto ha lo scopo di perseguire l'interesse  generale della comunità alla promozione umana e all'integrazione sociale dei cittadini.
Dal punto di vista societario è assimilata alle SpA (società per azioni). Gli organi sociali previsti sono, infatti: l'Assemblea dei Soci, il Consiglio di Amministrazione presieduto da un Presidente,  il  Collegio Sindacale.
L'Assemblea dei soci è "sovrana" nel senso che ogni decisione strategica (approvazione del bilancio annuale, del piano di sviluppo, di nuovi orientamenti, di nuove politiche,  di nuovi investimenti, ecc) deve essere approvata in sede di assemblea soci regolarmente convocata.
L'assemblea è costituita da diverse tipologie di soci: soci lavoratori, soci volontari, soci fruitori (i familiari delle persone con disabilità o in situazione di disagio, gli utenti stessi nel caso di Cooperative di tipo b), i soci sovventori.

 

venerdì 19 novembre 2010

LA PERSONA IN RELAZIONE

L'approccio riabilitativo adottato dalla Cooperativa Sociale Nuova Idea nella gestione dei servizi attivati a favore delle persone con disabilità rivolge l'attenzione alla "Persona in relazione" con l'Altro da sè, con gli altri, con il mondo. 
Attualmente gestiamo due comunità alloggio - Savioli e Orizzonti - situate ad Abano Terme (PD) nelle quali sono inserite rispettivamente dieci e undici persone con diverse tipologie di disabilità e difficoltà socio relazionali.
Ogni equipe, composta da operatori socio sanitari e da due educatori tra cui uno svolge la funzione di coordinatore, inizia il percorso di costruzione del progetto della Persona che è inserita, considerandone i bisogni, le risorse presenti e potenziali, la motivazione e cercando di riflettere  all'interno del gruppo di lavoro,  con la famiglia, con i servizi e naturalmente - per quanto possibile - con la persona stessa, su quali interventi  abbia senso (nel duplice significato di direzione e di significato) attivare per promuoverne un processo (per quanto faticoso e residuale che sia) di autodeterminazione e quindi di miglioramento della sua qualità di vita.
E non si può parlare di qualità di vita se ci si limita a fornire delle prestazioni assistenziali; occorre innanzitutto migliorare la qualità dei luoghi di vita dal punto di vista relazionale: il rapporto tra  la persona disabile e il gruppo, la relazione con l'operatore e il gruppo di operatori, il legame con la famiglia di origine.
Ancora non è sufficiente: è fondamentale favorire l'integrazione della persona nella comunità di appartenenza.
E come favorire la costruzione di queste relazioni  affettivamente autentiche? Attraverso la sensibilizzazione di quella parte di società civile e di comunità disponibile a conoscere, a mettersi in relazione,  di coloro che comunemente sono considerati appartenenti alla  cittadinanza attiva.
Nuova Idea negli anni ha significativamente investito nel creare legami, nel favorire la costruzione di reti  attraverso  la condivisione di progetti con i volontari, con le associazioni, con gruppi di aggregazione, con le parrocchie, con società sportive, con il privato del profit, ecc.
Titolo opera: "felici guardano il cielo" realizzata presso il Centro Diurno per Disabili Villa Savioli ad Abano Terme (PD) progetto Linguaggi in Viaggio - sperimentazioni artistiche collettive.. un tratto di strada insieme

lunedì 15 novembre 2010

INTERVENIRE SULLE "CONDIZIONI"

La Cooperativa Sociale Nuova Idea si occupa di SERVIZI DIURNI e RESIDENZIALI rivolti a persone adulte con disabilità anche molto gravi, intendendo con ciò il fatto che è necessario un livello elevato di assistenza e di interventi da parte del personale, per garantire tutti gli aspetti di vita quotidiana necessari a rispondere ai bisogni primari: alimentarsi, vestirsi, spostarsi, comunicare.... 
Per ogni persona con disabilità inserita presso il Centro Diurno e le Comunità Alloggio gestite in Convenzione con l'Azienda ULSS 16 di Padova in Nuova Idea viene definito un progetto personalizzato che segna la rotta del percorso di crescita e di automizzazione perseguibile per quella persona e in quel determinato momento della sua vita.
L'approccio pedagogico non cambia anche se molto diverso è il punto di partenza: in Cooperativa di fatto lavoriamo sulle "condizioni" affinchè la persona con disabilità possa imparare a fare quello che non sa fare e possa trovare il suo posto nel mondo.
Intervenire sulle condizioni ambientali (gli spazi predisposti appropriatamente, l'eliminazione e/o la riduzione di barriere, gli ausili tecnologici abilitanti, la cura degli stimoli sensoriali presenti nell'ambiente, ...) relazionali (l'operatore/educatore è ponte tra la persona e tutto ciò che la circonda) culturali (l'abbattimento di barriere fisiche non esaurisce la questione) consente di lavorare affinchè non venga tradito il rispetto e il riconoscimento della dignità umana e di non cadere nel tranello dell'addomesticamento/addestramento dell'altro.


Articoli realizzati nel laboratorio artigianale del Centro Diurno della Cooperativa Sociale Nuova Idea
Quando il "fare" diventa strumento


INIZIA IL VIAGGIO

Questo è il mio primo blog e il mio primo post....
Vorrei riflettere sulla dimensione educativa rintracciabile nel modo di gestire i servizi assistenziali e riabilitativi, nello stile e nella politica adottati dalla Cooperativa Sociale Nuova Idea dove lavoro ormai da diversi anni. 
Credo che la dimensione educativa sia un elemento "costitutivo" nel senso che non può che essere così.
Vorrei poter approfondire questa affermazione analizzando progetti - attività - servizi - ecc. con uno sguardo pedagogico attraverso cui la riflessione consenta di migliorare l'atto educativo.
Spero di poter condividere con molti altri queste riflessioni sull'educazione e sul senso dell'educare perchè credo che possano interessare tutti noi, Uomini e Donne: non tutti scegliamo di diventare educatori, nè tutti sono destinati a diventare padri e madri, ma sicuramente tutti siamo figli e quindi l'educazione ci riguarda.
Perciò ...leggetemi numerosi...