Arriva il tempo di rifare le valige e di rientrare a casa: tre gruppi, tre soggiorni diversi per finalità, luoghi, contenuti, attività.... tre esperienze accomunate dalla intenzionalità educativa di creare una dimensione di socialità e di condivisione maggiormente informale e libera (intendendo meno strutturata) rispetto alla quotidianità.
Ben sappiamo che tale libertà non è facile da gestire.... non lo è in generale e lo è ancora meno per persone con ritardo mentale: sono felici dell'idea della vacanza, quasi sempre si divertono ma a loro è richiesto uno sforzo non indifferente per esistere fuori da ciò che a loro è familiare, prevedibile e quindi rassicurante.
Come è andata? ... bene, nel complesso!
Per ciascun partecipante una storia, un vissuto, un racconto, un punto di vista, un'occasione a volte colta, a volte perduta....
Ora abbiamo a disposizione una quantità infinita di informazioni e esperienze diverse osservate, vissute ed interpretate e ad ogni gruppo di lavoro spetta il compito di raccogliere, ordinare, comprendere tali dati selezionandoli per criterio di importanza, valenza, significatività al fine di valutare l'esito riabilitativo dell'esperienza del soggiorno, per capire come procedere e, se necessario, per riorientare le nostre scelte educative.
sono certa che la possibilità di partecipare ad un soggiono sia anche motivo per stringere amicizie più profonde con i propri compagni perchè al posto del laboratorio c'è la camera, il posto a tavola, il compagno di passeggiata che ha la tua stessa andatura, è una grande cosa continuare a dare la possibilità a questi ragazzi di partecipare alle uscite... si spera che nel prossimo futuro i fondi regionali lo permettano ancora!!
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