domenica 29 maggio 2011

TRA NECESSITA' E LIBERTA'

Alcune persone adulte con disabilità inserite in una delle nostre comunità alloggio stanno effettuando un loro, più o meno significativo, percorso verso traguardi di autonomia.
Oggi ci troviamo ad affrontare e gestire situazioni di vita quotidiana in cui è evidente che l'operatore/educatore è implicato nella scelta non facile tra la necessità di sostituirci alla persona con disabilità, visto che non è in grado di gestire l'autonomia rivendicata e concessa , e il riconoscere sempre e comunque la libertà di autodeterminazione, in quanto dovuta ontologicamente e perchè, se pur con goffi, inadeguati e incauti agiti, la persona in questione ci comunica, se non altro, di aver colto e accolto, il nostro sollecitante e sollecito messaggio, più volte professato, ad essere e divenire persona in grado di imparare a fare da sola.
E allora ci prova, come può!
Gli interrogativi e le perplessità rischiano di creare nel gruppo di lavoro, riuniti come ogni settimana a riflettere sul proprio operato, un black out con alcune divergenti conseguenze: da una parte di ripiegamenti repentini verso regole ferree che effettivamente sollevano da ogni pericoloso errore e, aggiungo, anche da ogni responsabilità propria e dell'altro, dall'altra di enfasi della capacità ed intraprendenza comunque dimostrate sufficienti per affermare: "fà da sola, è autonoma! Non possiamo pretendere oltre..."
Traguardo raggiunto, dunque?
Niente affatto. Semmai, occasione da cogliere per iniziare un lavoro di consapevolezza per piccoli (sempre grandi sono nella realtà) obiettivi di reale e fattiva autonomia.
Nelle decisioni che ci attendono, oltre a possedere alcune virtù e non poche e facili competenze, ho trovato molto utile immaginarmi una lunga e unica linea o traiettoria ai cui estremi della polarità sono indicati questi opposti concetti (necessità di fare e decidere al posto dell'altro a cui non posso sottrarmi e riconoscimento della libertà dell'altro) che sembrano inconciliabili. 
Quando riusciamo a agire come gruppo educativo a e coerenza, individuando intenzionalmente il giusto posizionamento lungo questa linea immaginaria, riusciamo a portare avanti al meglio il nostro compito, consapevoli che l'azione educativa non è mai ideologicamente neutra e che non si deve aver fretta di concludere.

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